dic 21, 2013

Un nostro clown ad un corso Vip: VCO – Volontario Clown Oncologico

Passo, passo! Piano… Piano: Nanola racconta

passo_passoIl corso VCO – Volontario Clown Oncologico di Clown Maggiolina è stato un regalo di fine anno. I tre giorni sono stati organizzati da Vip Modena e hanno visto la partecipazione di molti clown locali e di alcuni ospiti di altre Vip: Vip Parma, Vip Torino, Vip San Marino e Vip Padova. E qui la prima magia: sperimentare il senso di essere una Federazione di Associazioni e vedere che a Modena, come a Padova , alcuni valori ci uniscono e ci aiutano a riconoscerci anche se non ci conosciamo.
Nella presentazione la formatrice scrive “ si tratta di un PER_CORSO, (…) simile ad un cammino, un percorso appunto che affronteremo insieme per meglio vivere i nostri servizi clown in ospedale, le emozioni che ci avvolgono ma anche e soprattutto arrivare in servizio con il cuore e la mente pronti ad accogliere, a contenere ciò che i pazienti e I parenti stanno vivendo.” Ecco questa è una delle cose che mi porto dietro da questi giorni: siamo un barattolo che può accogliere quello che dalla stanza arriverà, proteggendoci, ma anche lasciando lo spazio all’altro per depositare le emozioni legate a ciò che sta vivendo: rabbia, dolore, delusione, paura, spaesamento e chissà quante altre ancora. Il nostro dare e donare è ricevere e raccogliere, non necessariamente far sorridere o ridere.
Gli argomenti affrontati nel corso sono
• Comprendere la Morte
• La Morte e il Morire
• Il Diritto all’Accompagnamento
• Introduzione alla Relazione d’Aiuto con la Persona in Fin di Vita
• Spazio di Relazione, Spazio Speculare
• Chi e Perché Accompagnare – comprensione della funzione di accompagnamento
• La Comunicazione

Tanti gli spunti di riflessione e i suggerimenti, tra gli altri Maggiolina ci invitava a conoscere bene le caratteristiche del reparto, il tipo di malattie presenti per poter immaginare il tipo di sofferenza collegato al decorso e alla fase della malattia.
Un’altra chicca regalataci dalla vivace formatrice è il quaderno delle cose belle dell’associazione, un contenitore, da portare agli allenamenti e/o ai servizi, in cui raccogliere pensieri, storie, impressioni . Per fare memoria e raccontarsi.
E ancora la stanza in cui entriamo è la casa della persona, quindi punta di piedi e attenzione, per portarli nel nostro mondo dobbiamo prima entrare con rispetto e con ascolto nel loro mondo.
E infine l’ultimo senso che si affievolisce, dopo il tatto, è l’udito, quindi con le persone che sembrano assenti e stanno andando è importante il contatto e la parola.
Ecco per me sono stati 3 giorni per parlare di accompagnamento alla vita e alla morte. Vi saluto con un altro regalo ricevuto: il ritmo dell’interazione potrebbe essere: osservo e ascolto, propongo qualcosa (passo, passo)e poi osservo, ascolto e assimilo (Piano. Piano)
Ecco vi saluto fratelli. Ricordiamoci che finché non siamo morti, siamo vivi.
Passo, passo.
Piano.
Piano.