Raccontiamoci – Tabità

Ciao claun, ci racconti chi sei?

Sono Sabina e dal 2011 sono claun Tabitá. Nella vita normale faccio cose e vedo gente, nella vita clown cerco di portare dolcezza, sorrisi, carezze e tenerezze a chi ne ha di bisogno. All’inizio tenevo separate le due cose, oggi Sabina è Tabitá e Tabitá è Sabina: più sorridente, più espressiva e più cosciente che l’essere buffi o goffi non è un difetto

Cosa significa per te far parte di VIP Padova?

Per me è molto importante. Credo che portare un sorriso, una carezza o far passare qualche minuto di “leggerezza” a chi ne ha bisogno … beh ti rende la vita più piena. Grazie a VipPadova anche Sabina è cambiata molto e ha ricevuto molto. Sì mi sono resa conto di quanto posso dare e soprattutto quanto posso ricevere. Non cambierei nulla di quello che ho fatto, perché VipPadova mi ha dato un mondo da scoprire ogni singolo giorno.

Cosa rappresenta per te “Viviamo in positivo ” e che impatto ha nella tua vita privata?

Siamo una squadra fortissimi e una famiglia allargata stupenda. Tabitá vive con me ogni giorno e mi permette di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. Di natura sarei timida, introversa e paurosa del prossimo. Il vivere in positivo mi ha fatto capire che il prossimo basta saperlo prendere e ti da moltissimo e di questo posso ringraziare solo Vip Padova.

Svolgi qualche attività particolare nell’associazione? Fai parte di qualche staff?

Faccio parte dello staffweb e dello staff ospedali. E mi piace assai perché mi permette di conoscere meglio i miei compagni d’avventura.

Vuoi raccontarci qualche esperienza particolare avuta in servizio?

Ehhh difficile raccontarne una sola perché ogni servizio dà tanto, ogni uscita extra ti fa capire che esserci fa bene. Penso ai sorrisi ricevuti, agli occhi espressivi di persone che non parlano ma con uno sguardo ti fanno capire tutto, a genitori “sgravati” per qualche minuto dal loro dolore di vedere piccole creature in ospedale, ai grazie ricevuti da persone anziane sole, alle storie raccontate da ognuno di loro, agli abbracci sentiti col cuore. Non c’è niente da fare, è un’esperienza continua e piena di emozioni.

Tabità

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