ott 5, 2013

Lo scopettino a claun “Mister T”

Questo mese inauguriamo la nostra rubrica “scopettino” andando a trovare uno dei nostri claun più vecchietti, eh si avete lo capito vero?

ritratto_MisterT.001.001Ciao MisterT, la famiglia di VipPadova cresce, ma ci è giunta voce che tu c’eri quando la cicogna dal naso rosso è passata, giusto? Ti andrebbe di raccontarci com’era la famiglia Vip quando è nata?

Certo. Da dove partire? Ecco sì, io sono entrato in questa splendida realtà nel Febbraio del 2006 nell’associazione che allora si chiamava VIP Padova, ma che aveva sede a Cittadella. All’epoca facevamo servizio all’ospedale di Cittadella e in Pediatria a Padova (oltre che all’ospedale di Bassano, dove però ammetto non sono mai stato) e gli allenamenti si facevano alternatamente uno a Padova e uno a Cittadella. Ricordo che ci si trovava prima in parecchi a casa di qualcuno a Padova per poi partire tutti assieme fino alla sede “estera” dell’allenamento. Una volta finito andavamo tutti a mangiare la pizza prima di riprendere la marcia verso casa.
Con i miei compagni Sale e Pepe, dei quali solo pochi Highlander sono rimasti tutt’oggi, ho assistito, pochi mesi dopo il nostro arrivo, alla scissione dell’associazione in VIP Padova, che voi oggi conoscete e VIP Cittadella, dove ancora oggi militano molti nostri amici.

Le motivazioni, per quel che posso ricordare, sono state logistiche: era effettivamente una faticaccia per noi di Padova andare così spesso a Cittadella e viceversa. La separazione quindi è stata serena e consensuale. Del periodo ricordo poco i volti e gli eventi – era per me un periodo piuttosto caotico e ricco di emozioni – ma ricordo l’entusiasmo dei “fondatori” che, come i pionieri di una volta, costruivano l’associazione pezzo a pezzo, creando statuti, regolamenti, direttivi, trainer, corso base per i nuovi… In pochissimo tempo eravamo pronti ed attivi. Eravamo davvero pochini all’inizio (se pensiamo a quanti siamo ora) e servivamo solo la pediatria e qualche casa di riposo come uscite extra. Solo un paio di anni dopo, con le fila rimpolpate di coraggiosi claun, abbiamo avuto l’ardire di chiedere la convenzione per prestare servizio in tre reparti del Sant’Antonio (i cosiddetti “reparti vecchi” come ogni tanto chiamiamo i reparti ai piani 6-7-8) gettando le basi per una bellissima esperienza che dura tutt’ora. Ricordo i primi servizi lì, quando nessuno sapeva chi eravamo, nessuno sapeva cosa aspettarsi, né noi, né i pazienti, né i dottori, gli infermieri, gli operatori… Guardare indietro adesso e vedere quanta strada è stata fatta è davvero emozionante.

Ricordo le prime GNR con un solo gazebo (quando c’era), qualche gag improvvisata come piatto forte dello spettacolo, tanti sorrisi e gli abbracci… Gli abbracci, a proposito di abbracci, ricordo con particolare emozione un’uscita extra fatta diversi anni fa, la Giornata dell’Abbraccio (Direttivo, è da rifare assolutamente!!!) in cui, con un piccolissimo banchetto, e i cartelli “abbracci gratis” appesi al collo, giravamo per il centro di Padova con il solo scopo di elargire abbracci ai passanti che ne desideravano uno.

Ok, direi che mi sono dilungato a sufficienza, ripensare ad allora mi fa davvero sorridere. L’associazione da quando sono entrato si è evoluta tantissimo, ho conosciuto tantissima bella gente e non voglio smettere… Ok, passiamo alla seconda domanda :P
Ora che guardi la tua famiglia Claun a distanza d’anni, come la vedi? Ti piace così com’è oppure la vorresti diversa in qualcosa?

Questa è una domanda piuttosto difficile, nel tempo trascorso in associazione ho visto molti mutamenti. Alcuni mi sono piaciuti, altri meno. Abbiamo vissuto momenti difficili e moltissimi momenti felici. L’associazione è fatta dalle persone che la frequentano, e queste persone mi piacciono tantissimo, sono quindi molto contento di com’è ora la Nostra VIP. Devo ammettere che nel tempo passato c’erano delle cose, delle scelte, che non condividevo, ma da allora un cammino enorme è stato fatto, grazie anche al nuovo direttivo, e a tutte le persone che ci mettono il proprio per fare di quest’associazione quello che è. Quindi l’importante è continuare a camminare… Grazie!

 

Ci sveli il tuo segreto di così tanta energia profusa per tutti questi anni?

Guarda, in realtà non saprei nemmeno io quale sia il segreto. Penso che la chiave di tutto stia nella passione, nella voglia di esserci, nelle persone che continui a frequentare e soprattutto nella missione che portiamo avanti. Credo che il claun di corsia sia una delle cose più belle che una persona possa fare e mi diverto un mondo a farlo. E ricevo anche moltissimo. Ci sono stati momenti, in questi anni, che per un motivo o per l’altro la mia motivazione è scemata un poco. Mi bastava però tornare in corsia (o anche solo ad allenamento) per ricaricare completamente la tanica di energie e motivazione.
Credo stia tutto qui: quello che facciamo è bellissimo, e lo facciamo con persone splendide… Quindi voglio continuare a farlo!

 

Un ultima domanda, quest’anno sono arrivate nuove sorelline e nuovi fratellini, i “Panzerotti” dal basso della tua esperienza, e dalla saggezza della tua lunga barba bianca, vorresti dare loro un consiglio?

Oddio, si vede tanto che la mia barba sta sbiancando? Hihi, ok ciancio alle bande.

Un consiglio, sì vorrei proprio provare a darne uno a tutti i claunini nuovi.
Ho sentito ogni tanto qualche fratellino dire di non essere capace, di non essere portato per fare il claun, di essere impacciato, di avere paura di questo o quel reparto.
Voglio dirvi una cosa, voglio raccontarvi questo. Correva l’anno 1948, negli USA veniva inventato il disco in Vinile e,…
Scusate, sono andato un po’ troppo indietro. Ok, la smetto di fare il pagliaccio… (nel senso che ora parlo seriamente, non vi libererete di me così facilmente)

Come forse avrete capito io sono una persona piuttosto timida e non potete immaginare come lo ero sette anni fa, prima di diventare claun. Questa cosa mi ha sempre un po’ segnato e anche durante il corso claun, i primi allenamenti, i primi servizi, mi sentivo sempre un po’ fuori posto. C’erano sempre persone più brave, più capaci. C’era sempre qualcuno che sapeva far ridere più facilmente, così inizialmente mi rifugiavo nella giocoleria (cosa che mi è sempre riuscita abbastanza facile).
Ma un giocoliere non è un claun. Ricordo perfettamente questo episodio che mi è successo alla mia prima GNR: io tutto preso dalla mia giocoleria, strappavo qualche applauso e qualche “oooh” alla gente di passaggio in Prato della Valle. Un mio fratello claun (nato con me nei Sale e Pepe) viene da me tutto contento e mi chiede di guardarlo mentre esegue un piccolo sketch di giocoleria di sua invenzione. Il livello tecnico era elementare – niente di più della cascata a tre palline – ma aveva aggiunto una nota comica nello sketch che mi ha fatto crepare dalle risate e con me tutti quelli attorno a noi, claun e passanti.
Il primo consiglio che voglio darvi quindi è questo: Non serve essere tecnicissimi, non preoccupatevi se non sapete giocolare, se non conoscete nessuna magia, se i vostri cagnolini di palloncini assomigliano di più al famoso GDGD di Occio Pastro,… il claun è molto ma molto di più e si riesce ad esserlo benissimo senza questi strumenti (che appunto sono solo strumenti per potervi aiutare, ma non sono affatto indispensabili).

Per un bel pezzo comunque mi sono sempre sentito un claun mediocre, sempre in secondo piano rispetto agli altri, ma dopo un po’ ho capito che tutto quello che dovevo fare era semplicemente far emergere il vero me stesso, senza preoccuparmi di come sarei apparso e soprattutto divertirmi.
Divertimento dopo divertimento sono giunto ad essere il claun che sono. E mi sento soddisfattissimo di cosa sono diventato, ovviamente il cammino non è certo finito e mai finirà, ma sono davvero in pace con il mio claun, soprattutto dopo i servizi quando chiacchiero con il/la mio/a compagno/a e ci divertiamo a ricordare i vari momenti, o quando un paziente ride nonostante i punti sulla pancia, o ti ringrazia perché il giorno dopo affronterà l’intervento con un nuovo spirito positivo ed un naso rosso in tasca.
Quindi ecco il secondo ed ultimo consiglio. Siate voi stessi, non preoccupatevi e…divertitevi. Non c’è nulla di più divertente di un claun che si diverte. Quello che facciamo alla gente e a noi stessi è semplicemente spettacolare!

Buon cammino a tutti!

prima uscita 18.02